MUSEO ELETTRICO - PERSONAGGI DELLA STORIA DELL'ENERGIA ELETTRICA


Hertz Heinrich Rudolph

Hertz Heinrich Rudolph


Heinrich Rudolph Hertz nacque ad Amburgo nel 1857 e morì a Bonn nel 1894.

Fisico tedesco, fu lo scopritore di quelle particolari onde di natura elettromagnetica che in seguito Guglielmo Marconi applicò per la sua invenzione della radiotelegrafia e che già l'inglese Carl Maxwell aveva previste teoricamente.
Queste onde si producono quando una corrente alternata di alta frequenza percorre un conduttore. Analogamente alle onde luminose si propagano alla velocità di 300.000 km. al secondo, si riflettono, si rifrangono, danno luogo a fenomeni di interferenza e di diffrazione e possono essere polarizzate.
Hertz si rese noto nel 1880 con uno studio originale sull'inerzia dell'elettricità in movimento. Percorse poi la carriera di professore universitario insegnando a Berlino, a Kiel, a Karlsruhe, a Bonn.
La Royal Society di Londra lo volle tra i suoi membri. La dimostrazione sperimentale della teoria maxwelliana fu da lui data nel 1887 e ne diede notizia in" uber sehr schnelle elektr. Schujing'gen"; in seguito determinò la velocità e le modalità di propagazione delle onde, illustrò le relazioni tra la luce e l'elettricità, approfondì le ricerche sulle scariche nei gas rarefatti, dal punto di vista sia pratico sia teorico, i cui risultati espose in uber die Grundgleichungen der Elektrodynamik.
Infine nel libro" Die Principien der Mechanik" espose le leggi della meccanica sotto una nuova forma.
Come sperimentatore nel campo delle onde elettromagnetiche, Hertz ha il grande merito di aver saputo produrre per primo oscillazioni di soli tre metri di lunghezza.
I suoi primi oscillatori erano costituiti da un condensatore, le cui armature erano collegate mediante grosso filo di rame a due sferette d'ottone ben levigato, distanti pochi mm. fra loro
tra cui scoccava la scintilla oscillatoria. Come risuonatore usava un semplice cerchio di filo di rame, che in un punto presentava una breve interruzione, regolabile molto accuratamente fino a 1/100 di mm.;  per quanto semplice, questo risuonatore permetteva di mettere in evidenza separatamente, variandone l'orientamento, le azioni elettriche e magnetiche.
Mediante pareti riflettenti, ricoperte di lamiere di zinco, sperimentò la riflessione delle onde elettromagnetiche e ottenne sistemi di onde stazionarie. In seguito costruì oscillatori per onde di soli 70 cm. e mediante un enorme prisma di pece provò la rifrazione delle onde elettromagnetiche.
Il principio di Hertz o della direttissima afferma che il moto naturale di un sistema materiale, a partire da un qualsiasi atto di moto iniziale, avviene con velocità costante per ciascun punto, e in modo che, a ogni istante, l'incurvamento della traiettoria, che da l'immagine del fenomeno nello spazio rappresentativo delle configurazioni, sia minimo rispetto a tutte le altre traiettorie consentite dai vincoli.


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